Il robot Pepper userà l'intelligenza artificiale sviluppata dalla Ibm per Watson
Ibm e Softbank hanno stretto una partnership per usare Watson come mente del robot sociale Pepper. L'obiettivo è far incontrare l'intelligenza artificiale sviluppata dalla IBM negli ultimi anni con il social robot costruito dalla giapponese Aldebaran Robotics e dalla Softbank, uno dei primi umanoidi a essere commercializzato nel mercato dell'elettronica di consumo.
Cosa nascerà da questo accordo?
In un certo senso, questa partnership è il punto di incontro tra il corpo e la mente.
Da un lato il social robot potrà migliorare l'apprendimento e il ragionamento grazie al machine learning, al motore inferenziale e alla knowledge base di Watson. Nella base di conoscenza Ibm è già catalogata gran parte della conoscenza umana.
Come funziona una base di conoscenza. Gli oggetti della conoscenza umana sono classificati in una rete. Ogni concetto o fatto è considerato un oggetto ( nodo ). La relazione tra gli oggetti ( nessi ) permette di costruire un reticolato di conoscenza.
Nel contempo l'intelligenza artificiale Watson, sviluppata dall'IBM, può finalmente uscire dal mondo virtuale delle Big Data per entrare in quello reale ( real world ) con due mani e due braccia. Può usare i social robot come dei sensori avanzati, imparare dall'esperienza e studiare il comportamento umano più da vicino.
Quali sono i punti di forza del robot Pepper
Probabilmente non è il robot migliore finora costruito ma sicuramente è quello che sta riuscendo ad aprire il mercato della robotica fors consumers. Non costa molto, circa 1600 euro, e sta già spopolando sul mercato giapponese.
La Softbank ne produce 1000 al giorno e sono già tutti venduti. Nel 2016 è atteso il suo debutto commerciale negli Usa e in Europa.
Del robot se n'è parlato a lungo in questi ultimi mesi sui mass media, in particolar modo per la sua capacità di capire le emozioni umane analizzando i gesti e i toni di voce delle persone. Una caratteristica che ha fatto molto leva sulla fantasia dei giornalisti e dei lettori.
Del resto, sono i titoli delle notizie da click and link baiting ( but not reading ) che tanto piacciono agli utenti dei social network. Questo ha permesso al brand del robottino di ottenere in poco tempo un'immensa pubblicità virale e una notorietà su scala globale.
In effetti, l'umanoide si esprime e comprende il linguaggio naturale degli uomini e si può colloquiare con lui, ma si tratta comunque di una chiacchierata su argomenti molto semplici o circoscritti. Di sicuro non passebbe il test di Turing.
E' però un buon punto di partenza. Pepper sta al mercato della robotica come l'Apple iPad stava a quello dei tablet qualche anno fa.
In futuro il robot sociale sarà sempre più intelligente
Ora la partnership IBM-Softbank dovrebbe rendere più intelligente Pepper e, quindi, più interessanti le conversazioni e l'interazione tra uomo e robot. Questo, perlomeno, dovrebbe essere uno degli obiettivi probabili poiché non si conoscono ulteriori dettagli.
Probabilmente, l'intelligenza artificiale di Watson resterà nei supercomputer della Ibm. Saranno i mini-robot della Softbank a collegarsi in remoto con essa per usare il database di conoscenza e il motore inferenziale per risolvere dei problemi complessi e trovare quelle risposte che non hanno in memoria locale.
E' un'ipotesi personale, vedremo se ho ragione o meno.
08 / 01 / 2016